
Sosteniamo la richiesta rivolta da Nichi Vendola al Presidente della Republica di una giornata di lutto nazionale per questo nuovo triste episodio nel Mediterraneo.
Nella notte di mercoledì 1 giugno un barcone in avaria con a bordo oltre 700 persone dirette in Sicilia è stato avvistato al largo della Tunisia. La Guardia costiera e l’esercito tunisino hanno tratto in salvo oltre 570 persone, mentre altri 200 profughi risultano dispersi in mare. I profughi sarebbero di nazionalità asiatica, africana e tunisina.
"Cercavano di venire qui perché fuggivano «solo» dalla fame o anche, viste le tensioni etniche e le guerre tribali e religiose che sconvolgono i loro Paesi, dalle persecuzioni politiche? Erano profughi da accogliere (sia pure di malavoglia) o clandestini da ributtare sbrigativamente sulla loro sponda? ..... Il rapporto dell'Onu sulle migrazioni del 2009 dice che chi lascia oggi il Terzo mondo per venire in Occidente vede in media «un incremento pari a 15 volte nel reddito, un raddoppio dei tassi di iscrizione alle scuole e una diminuzione pari a 16 volte nella mortalità infantile»: cosa che spingerebbe chiunque di noi, al posto loro, con la crisi paurosa che affonda l'Africa abbandonata al suo destino, a tentare l'avventura." (Gian Antonio Stella, dal Corriere della sera)

Finché dura, assottigliandosi, l'età del nostro privilegio, piuttosto che gridare "Fuori dalle palle!", conviene versare il nostro modesto contributo supplementare per l'usufrutto del metro quadrato che ci è toccato in sorte. Se non siamo tipi da spartire il mantello col povero che trema, e anzi per tenercelo, il mantello, regalargli un cappotto in saldo, prima che gli venga un'altra idea. Spendere qualche energia e qualche soldo in aiuti, prima di rovinarsi in guardie giurate. Ho detto che conviene: se poi ci riuscisse di farlo con una specie di gioia, sarebbe fantastico. (Adriano Sofri da Repubblica)
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