martedì 23 ottobre 2012

Marocchino salva tre persone in acqua poi fugge perchè irregolare

Nell'auto finita nel canale rischiavano di annegare un bambino e i genitori
AVEZZANO - Un giovane marocchino si è tuffato nelle acque gelide di un canale e ha salvato una famiglia - padre, madre e un figlio - che stava annegando dopo essere finita con l'auto in acqua, fra Avezzano e San Benedetto dei Marsi, a causa di un incidente stradale. L'autore del gesto eroico, senza permesso di soggiorno, arrivati i soccorsi si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. Rintracciato dalla polizia, gli è stato dato un permesso di soggiorno di 6 mesi. La famigliola "salvata dalle acque" è ricoverata in ospedale; il padre è ancora in prognosi riservata.

martedì 16 ottobre 2012

Sanatoria- flop, solo 134 mila domande.

In totale sono 134.576. Per il settore domestico 115.969, 18.607 per il lavoro subordinato. Tutte le tappe di un percorso a ostacoli: dalle stime che parlavano di 380 mila beneficiari alla delusione di associazioni e sindacati.
La strana sanatoria-flop: 9 irregolari su 10 sono badanti
Dai dati emerge un quadro singolare: presentate 129.814 domande, di cui 112.254 per il settore domestico. Casucci (Uil): “I costi per una richiesta relativa a colf e badante non supera i 2 mila euro, mentre in edilizia si arriva a cinque volte di più" Cgil: “Regolarizzato il lavoro che non c'è, è rimasto in nero quello reale”
L'87% delle domande riguarda il settore domestico. Il commento di Piero Soldini: "Costi troppo alti, chi ha potuto ha cercato qualcuno che lo assumesse come colf". L'annuncio: "Da domani vertenze per denunciare i datori che non hanno voluto regolarizzare"
Sanatoria, marocchini in testa con quasi 14 mila domande.
In totale (fino al 14 ottobre) sono 116.102 le richieste arrivate al Viminale. Il picco venerdì 12 ottobre: circa 11.500. Fino al 6 ottobre la media è stata di circa 4 mila domande giornaliere.
Sanatoria, Caritas ambrosiana: "Basta con la politica dei condoni" Il vicedirettore Luciano Gualzetti: "L’esito modesto e deludente dimostra che è tempo di una nuova legge per regolarizzare gli ingressi di manodopera straniera".
Sanatoria, Arci: "Una proroga sarebbe stata più che giustificata"
L'analisi di Filippo Miraglia: "Costi troppo alti, procedure complesse, requisiti impossibili e poca chiarezza hanno contribuito al mezzo fallimento di un provvedimento che in tanti attendevano"

domenica 14 ottobre 2012

Una bella e partecipata festa di solidarietà con la comunità rom della Monachina- guarda le foto sull'album di Facebook di Ambiente Roma 16
Nonostante la pioggia, molta partecipazione alla manifestazione di solidarietà sia da Monteverde che da Massimina.
Il gruppo di studenti universitari americani che si occupa del doposcuola.
Le ragazze del campo hanno presentato uno spettacolo di danze tradizionali.

lunedì 8 ottobre 2012

Festa alla Monachina, sabato 13 ottobre h. 15

Monteverde antirazzista, nell'ambito della lotta contro la persecuzione del popolo rom e gli sgomberi dei campi, organizza una festa al campo rom della Monachina, insieme ai residenti del campo e a un nucleo di coraggiosi compagni della borgata Massimina. Sul campo incombe la minaccia imminente di uno sgombero, destinato a precipitare gli abitanti, radicati da anni sul territorio, in una nuova e peggiore condizione di emarginazione e di degrado. La nostra intenzione è quella di mobilitare tutte le persone di buona volontà nella difesa e nel miglioramento del campo e, in prospettiva, nella lotta per la concessione ai residenti di vere e proprie case. Vogliamo che la gente si riconosca nella comune umanità, infrangendo le barriere elevate dalla politica e dal razzismo. E' un momento molto concentrato, uno snodo cruciale che richiede uno schieramento netto e la più ampia partecipazione. Per questo vi invitiamo caldamente a partecipare alla festa e a portare con voi i vostri amici. P.S. l'indirizzo è Via della Monachina 8, situata al 12 Km dell'Aurelia (con uscita segnalata da cartello stradale).

venerdì 7 settembre 2012

Ancora una tragedia del mare a Lampedusa.

Ancora una volta ci troviamo davanti ad un’altra tragedia del mare e della disperazione. Ieri sera le acque di Lampedusa si sono trasformate da mezzo di speranza in atroce incubo. Alle 18 è stato lanciato via telefono un SOS che ha permesso ai soccorritori di raggiungere, a circa 10 miglia al largo dell’isola Siciliana, i superstiti di quello che ancora non si può dire con certezza se fosse un naufragio oppure un meschino abbandono da parte di una banda di sciacalli del mare.
Sono cinquantasei i superstiti dichiarati, ma all’appello mancherebbero una quarantina di immigrati. Potremmo trovarci davanti ad un vero e proprio sterminio simile a quello che l’altro ieri ha restituito dai mari della Turchia i cadaveri di cinquantotto immigrati, tra cui molte donne e bambini, provenienti dalla Siria e dall’Iraq.
Queste persone sono vittime della guerra, della disperazione, della paura, dell’oppressione e l’Italia e l’Europa dovrebbero guardarle in faccia uno ad uno. Sono vittime anche dell’indifferenza degli stati che ancora non sono riusciti a studiare una politica internazionale in grado di mirare all’accoglienza dei migranti, al controllo delle vie migratorie e alla salvaguardia dei diritti umani in patria e all’interno dei paesi che accolgono i migranti.
Il governo Monti porti il nostro Paese al passo con gli altri Stati civili dell’Unione Europea garantendo un’accoglienza ai migranti che salvaguardi anche la dignità delle persone. (da Monica Cerutti)

martedì 17 luglio 2012

Nati in Italia ma stranieri: ora c’è la civil card

Il X municipio ha consegnato le prime 19 tessere per ottenere la cittadinanza. L’apprezzamento del Quirinale
Si chiama civil card, è un anticipo della cittadinanza. La carta, formato tessera, contiene i dati anagrafici di 19 bambini nati (e cresciuti) in Italia da genitori immigrati. Ora sono minorenni, ma appena compiranno 18 anni rischieranno di diventare clandestini: perché la legge di molti Paesi, compreso il nostro, non riconosce lo ius soli, cioè non attribuisce la cittadinanza in base al luogo di nascita.
È un problema che sta a cuore anche al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che
ha inviato un messaggio di ringraziamento a Sandro Medici, il presidente del X municipio che ha ideato il nuovo servizio anagrafico. - La civil card è un documento formato tessera che riassume i dati storico-anagrafici che rendono possibile ottenere la cittadinanza italiana. Medici ha consegnato i primi esemplari lunedì 16 nella sala rossa del municipio, presenti, tra gli altri, i rappresentanti di diverse associazioni che si occupano d’integrazione sociale, dalla Comunità di Sant’Egidio all’Arci, dalla Cgil all’Osservatorio sull’immigrazione, dalla Caritas all’associazione G2.
«Con l’apertura di questo servizio - ha sottolineato Medici - il nostro municipio prosegue nella sua opera di riconoscimento dei diritti civili a chi oggi se li vede ingiustamente negare. Dopo il registro sulle coppie di fatto e quello che raccoglie i testamenti biologici avviamo anche questa nuova possibilità rivolta ai tanti ragazzi e alle tante ragazze che sentono e vivono Roma come la propria città, ma che purtroppo continuano a restare civilmente esclusi perché figli di coppie straniere».

lunedì 26 marzo 2012

Il sogno di Sanju, dal Nepal al cinema, di Francesco Pontorno

Il nostro amico nepalese ormai ha imparato bene l'italiano e frequenta il corso di inglese presso "Il cantiere" di via Gustavo Modena (Trastevere).
Sanju, ovvero Himalay, è un ragazzo nepalese di 26 anni che vive a Roma da 4 anni. Lavora ora come adetto alle pulizie nell’ospedale San Camillo.
E’ un grande sognatore, ma lavora sodo da quando era ancora adolescente. A 14 anni si trasferisce in India dal Nepal, e lavora come domestico nelle ville dei ricchi indiani a Mumbay; poi si trasferisce a Goa, lavora come lavapiatti, diventa assistente del cuoco, e alla fine diventa il cuoco in un ristorante italiano di Goa.
Grazie a queste conoscenze con gli italiani residenti in India riesce a venire in Italia regolarmente nel 2008.
E’ un ragazzo molto sensibile e divertente, e il suo cuore piange per le condizioni delle donne in Nepal; tra l’altro alla sorella di Sanju recentemente è stata amputata la mano per un incidente domestico.
Sanju è un sopranome che Himalay ha scelto perchè era il suo idolo da bambino. E’ un personaggio della serie TV indiana Shakalaka Boom Boom, che pare assomigliasse al nostro Himalay.
Il sogno di Sanju è diventare un attore, anche non protagonista. Sarà felice di fare la comparsa ed essere gettato nel Tevere dopo 3 minuti di apparizione…

giovedì 22 marzo 2012

Razzismo, ''servono parole nuove''.


Giornata mondiale contro il razzismo, appello ai media
Il ministro Riccardi: ''Il razzismo deriva dallo spaesamento: non siamo abituati a pensarci nel mondo. Quello che è successo a Tolosa mostra che bisogna creare una nuova cultura condivisa. C’è bisogno di pensieri, parole e linguaggi nuovi”

Palermo:700 studenti abbracciano il teatro Massimo contro il razzismo
Manifestazione in occasione della giornata mondiale contro il razzismo. Giovani, insegnanti, rappresentanti di associazioni e immigrati si sono dati la mano per dire basta ad ogni forma di discriminazione, cingendo il monumento simbolo della città di Palermo.
Alla Coop due milioni di sacchetti targati Unar per dire “no” al razzismo
Le buste saranno distribuite in 500 punti vendita insieme a materiale informativo. Il ministro Riccardi: “La crisi economica sta determinando un aumento dei singoli casi, che vanno fatti emergere e fronteggiati con decisione”
Catena umana contro il razzismo anche a Rosarno, simbolo di fratellanza in Calabria
Anche a Rosarno l’iniziativa dell’Unar. I giovani rosarnesi si sono presi per mano con gli africani nel campo di accoglienza per gli immigrati di contrada Testa dell'Acqua, intonando "One Love" di Bob Marley.

sabato 17 marzo 2012

Nel X Municipio arriva la «Civil card»


Approvata dalla Giunta del X Municipio la delibera che istituisce la tessera da rilasciare ai cittadini nati in Italia da genitori stranieri proprio per certificare il loro diritto di pre – cittadinanza.

Una tessera nominativa da rilasciare ai cittadini nati in Italia da genitori stranieri per certificare il loro diritto di pre-cittadinanza: è la Civil Card, approvata con delibera di Giunta dal X Municipio, martedi 6 marzo 2012. Rilasciata attraverso gli uffici anagrafici del piccolo Campidoglio di Cinecittà, la card ha lo scopo di ricordare ed esplicitare il diritto di riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti quei neo-diciottenni nati in Italia da genitori stranieri e residenti in modo continuativo e permanente.
Al compimento del diciottesimo anno di età, un giovane nato in Italia da genitori stranieri che dimostri residenza continuata e permanente può chiedere di ottenere la cittadinanza: il processo non è automatico e richiede un tempo in cui i diritti delle persone coinvolte sono per così dire “sospesi”. L’ordinamento giuridico italiano, infatti, non detta a livello costituzionale i principi relativi alle modalità di acquisizione della cittadinanza, ma individua nella legge n.91 del 1992 il principio generale nello “ius sanguinis”, ovvero nella trasmissione della cittadinanza per discendenza. Lo “iure soli”, invece, ovvero il diritto all’ottenimento della cittadinanza connesso alla nascita nello Stato Italiano, non è presente nel nostro quadro normativo se non nelle fattispecie indicate dalla legge citata. Lo stesso diritto è comunque tutelato dalla Convenzione europea sulla Nazionalità.

«È un'iniziativa che con grande piacere abbiamo ritenuto di avviare – spiega il presidente del X Municipio, Sandro Medici – perché, nei limiti delle nostre competenze, sentiamo di dover aiutare il Paese a sanare una dolorosa ingiustizia civile e sociale, che continua a escludere dalla piena cittadinanza ragazze e ragazzi sostanzialmente italiani, ormai del tutto integrati con la nostra cultura; e tutto ciò – aggiunge – anche per opporci a una legislazione arretrata e dall'insopportabile sapore razzista».

mercoledì 14 marzo 2012

Rifugiati a Roma: il video della TV tedesca

Rifugiati a Roma: il palazzo della vergogna
Settecento disperati, in maggioranza profughi sudanesi, sono accampati in un edificio enorme, a pochi passi dal Grande raccordo anulare, in una sede abbandonata dell'Università di Tor Vergata a Roma. Nessuna televisione italiana era mai entrata prima: ecco il video realizzato da Carlo Ruggiero e Fabrizio Ricci di Rassegna.it, assieme a un reporter tedesco, Stefan Buchen, che si trova a Roma per raccontare l'inferno dei profughi, vittime della politica di respingimento adottata anche dal governo di Berlino. Rassegna.it è un sito d'informazione quotidiana su lavoro, politica ed economia sociale in rete dal 1999, per iniziativa della cooperativa di giornalisti Edit Coop e dell'allora direttore Renato D'Agostini.

giovedì 8 marzo 2012

Monteverde: corsi serali per ragionieri


Sono aperte le iscrizioni al Corso Serale Statale per Ragionieri presso l'ISTITUTO “ FEDERICO CAFFE” di Roma.
Il Corso è rivolto a tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari e in particolare modo a tutti quelli che vogliono rientrare in un percorso scolastico
finalizzato al conseguimento di un diploma.
La scuola è situata in di Villa Pamphili (Monteverde), è dotata di un ampio parcheggio interno ed è servita dalle linee ATAC 44, 710, 780, 871 e 984 e dalla linea ferroviaria (tratto Roma-Viterbo) con fermata alla Stazione Quattro Venti a Largo Federico Caffè.
Il Dirigente Scolastico Marina Pacetti rmis084008@istruzione.it
www.federicocaffe.com
per informazioni: prof.Franco Frisan
tel.06-5897698 dalle ore 17.00 alle ore 19.30

lunedì 5 marzo 2012

Con Alemanno già 420 gli sgomberi di rom


Alemanno si fermi con la pratica brutale dello sgombero dei rom, contraria a ogni convenzione internazionale. Stavolta a mobilitarsi è il mondo della cultura. Da Erri de Luca a Moni Ovadia, da Susanna Tamaro ed Alex Zanotelli, al grande scienziato Giorgio Parisi, primi firmatari di un appello al Comune di Roma. L'ultimo sgombero è stato effettuato giovedì primo marzo, sotto Ponte Marconi. Settanta persone sono rimaste per strada. In mezzo, molti bambini.
Negli ultimi due anni e mezzo sono stati 420 gli sgomberi forzati nella Capitale. Tanti ne hanno contanti le associazioni umanitarie, quasi uno ogni due giorni, e questo in barba a ogni convenzione internazionale di diritti umani.
Molti di questi sgomberi sono avvenuti «compiendo gravi violazioni, a partire dall'eccessiva presenza numerica di agenti di polizia, dai casi verificati di abusi verbali e fisici nei confronti dei rom, dalle abitazioni e i beni personali dei rom arbitrariamente distrutti sotto gli occhi di tutti, compresi i minori, molti dei quali a seguito degli sgomberi sono costretti a interrompere la frequenza scolastica, che è il danno maggiore e più frequente».
L'appello si può firmare su www.21luglio.com

martedì 28 febbraio 2012

AENEAS, UN'EPOPEA HIP HOP MULTIETNICA PER L'AGGREGAZIONE GIOVANILE E LA CO-INTEGRAZIONE DEI GIOVANI IMMIGRATI

Aeneas per le scuole: TEATRO VASCELLO (Via G. Carini 78, Monteverde), MERCOLEDI 14 MARZO h.10, € 8. Sul sito Treccani c’è un articolo con un link con un audio-video:

di Oreste Tappi
Un'idea di Enea: "C'ho un'idea, disse Enea… profugo per suo destino, oggi come oggi sarebbe un clandestino".

Con il sottofondo di queste parole degli "Assalti frontali" a ritmo di rap, alla fine dello spettacolo Aeneas, la regista e coreografa Angela Cocozza esprime il senso forse più importante di tutta l'operazione "Eneide un'epopea hip hop", chiamando alla ribalta i 42 giovani attori e ballerini secondo le nazionalità e le etnie: 16 per la precisione, fra le quali Perù, Afganistan, Cina, Spagna, Ruanda, India, Russia, Albania, Sudan, Capoverde, Italia…

sabato 25 febbraio 2012

Italia condannata a Strasburgo per i respingimenti

La sentenza colpisce la politica sull'immigrazione del governo Berlusconi, della Lega Nord e del ministro Maroni.

Il 6 maggio 2009 un barcone salpato dalla Libia per l’Italia con duecento migranti fu intercettato dalla Guardia costiera al largo di Lampedusa. I rifugiati furono trasbordati su navi militari italiane, condotti al porto di Tripoli e consegnati alle autorità libiche.
”I migranti pensavano che sarebbero stati portati in Italia, spiega l’avvocato Lana. “i nostri militari non dissero loro nulla sulla destinazione. Solo riconoscendo il porto di Tripoli si resero contro di essere stati riportati indietro”.
Vennero rinchiusi nei campi di concentramento libici, dove subirono maltrattamenti e torture. Poi venne la rivoluzione libica e fuggirono, ma dovettero scappare dai ribelli che li credevano mercenari di Gheddafi.
La Corte ha riconosciuto l’Italia colpevole di aver violato l’articolo 4 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo che vieta le espulsioni collettive ed è stata condannata a versare un risarcimento di 15mila euro a ventidue vittime.
“Questa sentenza – ha dichiarato Christopher Hein, direttore del Consiglio italiano per i rifugiati – prova che nelle operazioni di respingimento sono stati violati i diritti dei rifugiati. L’Italia ha infatti negato la possibilità di chiedere protezione e ha così respinto in Libia più di mille persone che avevano il diritto di essere accolte in Italia. Vogliamo che questo messaggio arrivi in maniera inequivocabile al Governo Monti: nel ricontrattare gli accordi di cooperazione con il governo di transizione libico, i diritti dei rifugiati non possono essere negoziati. Su questo tema ci aspettiamo dal nuovo esecutivo posizioni chiare e più forti di quelle che abbiamo rilevato in queste settimane”.

martedì 14 febbraio 2012

A Roma vivono 6000 senza tetto


A Roma vivono seimila senza tetto; persone che versano in gravi difficoltà economiche senza una casa e senza un lavoro.
I dati sono stati diffusi da Sant’Egidio e sono sempre più allarmanti. Tra i seimila clochard ci sono anche romani che hanno perso il lavoro, la casa e si trovano costretti a vivere nell’auto.
Spesso chi vive in strada ha anche altri problemi come l’alcolismo (sono più del 20% del totale), la dipendenza da droga o problemi psichici. 6 senza tetto su 10 sono stranieri, vengono soprattutto dai paesi dell’Est e dall’Afghanistan. Gli italiani che vivono in strada a Roma sono il 40% del totale, quindi 2400 persone. Questi numeri sono in aumento, sempre piu’ persone finisce emarginate a seguito di un divorzio, la perdita di un lavoro o una malattia invalidante.

lunedì 13 febbraio 2012

Ponte Galeria, nella "grande gabbia" del Cie

Come "animali in gabbia". 140 uomini e 90 donne sono rinchiusi nel Centro di identificazione e di espulsione (Cie) di Ponte Galeria, vicino alla Fiera di Roma. Si tratta della più grande struttura di detenzione presente in Italia per immigrati che non sono in regola con il permesso di soggiorno. Tecnicamente non è un carcere e la detenzione è solo amministrativa. Inferriate, lucchetti e sbarre molto alte danno al luogo un aspetto claustrofobico.
Nella zona maschile le sbarre culminano in pannelli di plexiglas per evitare che i reclusi si arrampichino e tentino la fuga. Il centro è gestito dalla cooperativa Auxilium dal 2010. Buona parte dei reclusi arriva dal carcere e sconta un supplemento di pena a causa dell’identificazione.

Tra le donne detenute nel Cie ci sono stati molti casi giuridici controversi: ragazze nate in Italia che non si erano regolarizzate con la cittadinanza, richiedenti asilo che sostengono di avere subito violenza dai mariti e vittime di tratta. Nella sezione femminile sono rinchiuse anche molte ragazze cinesi che con le lenzuola monouso hanno realizzato delle borsette di vari modelli portate ormai da quasi tutte le detenute. Nel 2009, quando il Cie era ancora gestito dalla Croce Rossa, ci sono stati tre decessi fra cui un suicidio: quello di Nabruka Mimuni che si impiccò in bagno pur di non essere rimpatriata nella Tunisia del dittatore Ben Alì. In Italia ha lasciato il marito e un figlio.

mercoledì 8 febbraio 2012

L'impegno multiculturale dell'ospedale San Camillo- Forlanini


Il 6 Febbraio di ogni anno è dedicato infatti alla Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), promossa dalle Nazioni Unite per far prendere coscienza di questa orribile pratica e contrastarla. Secondo i dati dell'OMS nel mondo 140 milioni di ragazze e donne sono state sottoposte a questa pratica e più di 3 milioni di ragazze ne sono esposte ogni anno.
Le mutilazioni sessuali femminili sono considerate una pratica barbara che viola i diritti fondamentali delle bambine e delle donne. Sui media del nostro Paese se ne è parlato poco, come se il problema non ci riguardasse: eppure in Italia le donne a rischio di infibulazione sono più di 90.000, tra cui quasi 8.000 bambine, come ha rilevato il quotidiano La Stampa.
Importante quindi l'iniziativa tenuta la mattina del primo febbraio all'ospedale San Camillo- Forlanini per la Giornata internazionale sulla Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili.
Il Centro di Riferimento Regionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, che ha sede nell'ospedale, è impegnato da anni a contrare questo tipo di pratica ed a prendersi cura delle donne mutilate attraverso attività clinica, di ricerca e di formazione del personale socio sanitario che lavora e nei servizi sanitari del Lazio, e a realizzare campagne di sensibilizzazione rivolte alle comunità a rischio.
All’incontro hanno partecipato il direttore sanitario con una relazione su “Diritti umani e integrazione”, medici, come la ginecologa Giovanna Scassellati, ed operatori che fanno funzionare il Centro regionale di riferimento.
Il Centro si occupa infatti non solo degli aspetti clinici, dal parto alla deinfibulazione, delle donne che hanno subito le MSF ma anche degli aspetti sociali, culturali e psicologici legati a questa pratica orribile e soprattutto delle modalità per affrontare il problema con le donne nel rispetto della loro cultura .
Con questo obiettivo è intervenuta Ribka Sibhatu su “Tradizione e modernità delle MGF” ed è stato proiettato il film “Vite in cammino: MGF e diritti umani delle comunità migranti” dell'Associazione italiana donne per lo sviluppo.
Il San Camillo è all’avanguardia nell’affrontare i problemi gravi legati alla migrazione come quelli relativi alle MGF, anche in considerazione dell’alto numero di parti di donne straniere. (Patrizia Bonelli)

mercoledì 1 febbraio 2012

In carcere 1.238 per reato di clandestinità

47.152 stranieri “illegali”, sono stati rintracciati nel territorio nazionale e di questi 25.163 sono stati rimandati nei loro paesi nel 2011. Lo ha detto Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, durante l’audizione in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Non solo, ma nel discorso ha sottolineato che negli istituti penitenziari sono rinchiusi 1.238 stranieri, colpevoli unicamente di essere clandestini.

lunedì 30 gennaio 2012

Il contributo di soggiorno per gli stranieri


Il decreto del 6 ottobre 2011 dei ministri Tremonti e Maroni destina i contributi richiesti agli stranieri per metà ad un fondo per il rimpatrio degli espulsi per soggiorno illegale. L'altra metà è suddivisa tra la missione "Ordine pubblico e sicurezza", l'attuazione delle disposizioni sull'Accordo di integrazione e le attività dello Sportello unico per l'immigrazione.
CHI LO PAGA
Il contributo è di 80 euro per i permessi di durata fino a un anno (motivi di studio, lavoro stagionale, lavoro subordinato a tempo determinato), di 100 euro per i permessi di durata compresa tra uno e due anni (permessi per lavoro subordinato a tempo indeterminato, per lavoro autonomo, per motivi familiari) e di 200 euro per il permesso per soggiornanti di lungo periodo e per i permessi destinati a dirigenti e personale altamente specializzato. Sono esonerate le richieste di asilo e per motivi umanitari, per chi riceve cure mediche e gli accompagnatori. Esonerati anche gli stranieri minorenni.
Restano ferme le disposizioni che già gravano l'immigrato del costo del permesso in formato elettronico, dell'imposta di bollo e della somma dovuta a Poste italiane per l'inoltro della richiesta del permesso: in tutto, altri 72 euro.

mercoledì 25 gennaio 2012

Cosa si inventa Grillo?


Il comico sul suo blog prende le distanze dalla campagna sullo ius soli. "Ha il solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali". Ma il movimento 5 stelle si rivolta sul web: "E' un tema concreto, non possiamo fare finta di niente". La rete G2 degli immigrati di seconda generazione: "Posizioni da Lega Nord"

martedì 24 gennaio 2012

Piano Nomadi fallito, triplicati i campi abusivi


Bisogna ammettere il totale fallimento del Piano Nomadi del Comune di Roma», peraltro recentemente bocciato dal Consiglio di Stato, dice Carlo Stasolla, presidente dell'associazione «21 luglio», «volevano ridurre il numero degli insediamenti abusivi e invece si sono moltiplicati. In più, in questi due anni e mezzo secondo le nostre stime sono stati spesi 6,5 milioni di euro per sgomberi avvenuti in violazione delle convenzioni internazionali dei diritti dell'uomo».
«Quando è stato presentato nel 2009 - ricorda Stasolla - il Piano Nomadi del Campidoglio si proponeva di chiudere il centinaio di insediamenti abusivi e tollerati per costruire 10-13 campi attrezzati. Tutto questo doveva avvenire in tre anni al massimo. Ebbene dopo due anni e mezzo siamo in una situazione disastrosa. Oggi gli insediamenti informali sono quasi triplicati, circa 250 ma è un numero approssimato per difetto visto che ogni giorno ne nascono di nuovi». A questi si aggiungono i dodici campi tollerati che sono ancora in funzione e i tre nuovi villaggi attrezzati che il Comune ha costruito.

450 SGOMBERI - Numeri ben più alti, insomma, di quelli ufficiali, «anche se - ricorda il presidente dell'associazione - il numero dei rom non è cresciuto. Il quadro si è solo frammentato per un effetto boomerang del Piano Nomadi: perchè ci sono stati circa 450 sgomberi che hanno disperso i nuclei familiari sul territorio. Azioni costate, secondo nostre stime, ben 6,5 milioni di euro e che sono state portate aventi in violazione delle convenzioni internazionali dei diritti umani». E Stasolla spiega: «Le norme prescrivono che ci sia un preavviso di 24-48 ore prima dello sgombero, che si debbano individuare alternative attrezzate e che non si possano dividere le famiglie. Nessuna di queste norme è stata rispettata».
Il commissario europeo per i diritti umani, Thomas Hammarberg, ha definito "razzismo istituzionale" la politica degli sgomberi, la violazione dei diritti umani e la segregazione su base etnica nei campi attrezzati».
Secondo Stasolla il Piano Nomadi della giunta Alemanno ha avuto solo risultati negativi «in termini di alti costi, mancato rispetto delle convenzioni internazionali e polverizzazione degli insediamenti che sono sempre più precari e insicuri». Non a caso, afferma Stasolla, «i cinque bambini morti tra il 2010 e il 2011 sono vittime indirette della politica degli sgomberi». Per non parlare dell'evasione scolastica: «Abbiamo segnalato gruppi di bambini - spiegano all'associazione 21 luglio - che non hanno potuto più frequentare la scuola per via degli sgomberi».
Da Carlotta De Leo, redazione romana del corriere della sera

Ancora aggressioni razziste a Roma

sabato 7 gennaio 2012

Gli stranieri minori non accompagnati sono sempre di più.

Nel 2011 forte aumento dei minori stranieri non accompagnati (da genitori o altri parenti): si è passati infatti dai 5.879 del 2009 ai circa 7.500 minori censiti a novembre 2011.
I minori non accompagnati sono soprattutto maschi (il 91,4%), il 55% ha 17 anni, di 44 nazionalità, provengono da Afghanistan (16,8%), Bangladesh (11%), Albania (10%), Egitto, Marocco e Kosovo. Un dato destinato a modificarsi con i rilevamenti del 2011, che evidenziano un aumento di arrivi dai paesi del Nord Africa (4.297 arrivi nel 2011).

mercoledì 4 gennaio 2012

Cena solidale lunedì 16 gennaio, ristorante BAIA BLU

Granello Di Senape Roma- BAIA BLU di fronte al San Camillo. Offerta 15 euro

martedì 3 gennaio 2012

La stangata sugli immigrati: fino a 200 euro per un permesso di soggiorno

Dietrofront su tassa di soggiorno Governo: "C'è la crisi, ripensiamoci"
L'annuncio arriva dai ministri Cancellieri e Riccardi: "Sarà riconsiderato il contributo chiesto agli stranieri per il rilascio del permesso. Bisogna valutare se è compatibile con il reddito del lavoratore e con la composizione del suo nucleo familiare". Nei giorni scorsi un vasto schieramento era insorto contro la misura.


Il 2012 si apre male per gli immigrati: alla crisi e ai rincari che li colpiranno insieme a tutti gli italiani, infatti, si aggiungerà una nuova tassa, che varierà dagli 80 ai 200 euro, che dovrà essere versata ogni volta che si chiede o si rinnova il permesso di soggiorno. Il nuovo contributo era già previsto dal 2009, ma era rimasto sulla carta. Un decreto firmato a ottobre 2011 da Maroni e Tremonti, pubblicato il 31 dicembre 2011 sulla Gazzetta Ufficiale, lo rende operativo dal 30 gennaio.

Immigrati: Intervista a Pietro Soldini, Cgil- Immigrazione

"Dire che questa tassa sul permesso di soggiorno è odiosa è un eufemismo. E' un furto e non può avere i crismi della legittimita". Così Pietro Soldini commenta l'entrata in vigore a fine mese della tassa da 80 a 200 euro per i permessi degli immigrati residenti in Italia.
Soldini ricorda che " la gran parte delle domande presentate dagli immigrati per il permesso di soggiorno non va a buon fine (esempio decreto flussi 2010: 430.000 domande e 12.000 permessi di soggiorno rilasciati pari al 2,6%) e non crediate che tutte le altre sono state respinte per assenza dei requisiti, per questa ragione ne sono state rigettate soltanto 5.500. Quindi significa che oltre il 90% delle domande vanno su un binario morto. Come è concepibile pagare il biglietto per un treno che sta su un binario morto?".

Inoltre, prosegue Soldini, "il 50% degli introiti della tassa dovrebbe alimentare il fondo rimpatri. Convenzioni Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e direttive europee sui rimpatri proibiscono che le spese per il rimpatrio siano addebitate agli immigrati, tanto più a quelli che sono regolari. Ecco perché il governo dovrebbe semplicemente cancellare questo balzello. E' urgente quindi - conclude Soldini - che il Governo apra un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e le altre associazioni per affrontare con serieta' la questione immigrazione''.

lunedì 2 gennaio 2012

Il “miracolo” del Circo Corsaro


Ragazzi rom e ragazzi di Scampia insieme
La scuola di circo napoletana raccoglie quasi cento giovani provenienti da realtà disagiate, che escono dalla marginalità grazie alle attività circensi. Ma i fondi sono sempre meno. Esibizioni in programma al festival internazionale Circomondo.
Alla base dell'esperienza della Scuola di Piccolo Circo Corsaro c’è l'idea di fare circo tutti insieme. Allievi italiani e rom, provenienti da diversi quartieri, hanno cominciato a conoscere discipline come giocoleria, acrobatica, equilibrismo, clownerie, acrobatica aerea su trapezio e tessuti, seguendo corsi per diverse fasce d'età. I bambini e i ragazzi si sono impegnati nelle varie abilità, scegliendo quella che meglio si adattava al proprio modo di esprimersi. A ognuno, il circo ha trasmesso il rispetto delle regole, degli altri e del gruppo. Non si riuscirebbe a fare una piramide o un esercizio a due sul trapezio senza prendersi massima cura del compagno che in quel momento si sta sostenendo o che ci sostiene.
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