
Roma vive uno stato di permanente emergenza abitativa di cui fanno le spese in primis le fasce di popolazione con basso reddito. Per gli stranieri si aggiungono spesso alle difficoltà economiche altri fattori quali la mancanza di un titolo di soggiorno, che li pone sotto ricatto da parte dell’affittuario e non permette di richiedere un sostegno pubblico, e i comportamenti discriminatori, che colpiscono anche coloro che soggiornano regolarmente nel nostro paese.
Secondo un’indagine Istat del 2009 la maggioranza delle famiglie composte da migranti vive in affitto o subaffitto (58,7% dei casi, contro il 16% delle famiglie italiane) e il 23% vive in abitazioni di proprietà (contro il 71,6% delle famiglie italiane). Tra coloro che vivono in case in affitto, il 60,1% degli stranieri non ha un regolare contratto rispetto al 39,39% degli italiani. L’emergenza abitativa è fatta di storie e racconti di esclusione sociale che troppo spesso passano sotto silenzio. Ne è un esempio la morte per annegamento di un giovane cingalese durante il nubifragio che ha colpito Roma lo scorso 20 ottobre.
Giulia Pacifici da http://www.cronachediordinariorazzismo.org
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