lunedì 11 novembre 2013

Immigrazione, così l'Italia butta i fondi europei

Le inchieste di Repubblica
Negli ultimi cinque anni l'Europa ha dato a Roma più di 500 milioni di euro. Aiuti per migliorare il nostro sistema di controllo e d'accoglienza. Che sono stati spesi poco e male. Dai mezzi di Frontex usati per i cortei di Roma ai milioni finiti in progetti rimasti sulla carta. Ecco perché non possiamo lamentarci sempre di Bruxelles.
di Piero Messina e Francesca Sironi
I soldi ci sono. Fermi dal 2008. Ma a Lampedusa nel centro di primo soccorso si dorme ancora per terra. Sono disponibili soltanto 300 posti per quasi mille persone. E il padiglione incendiato due anni fa è ancora lì, fatiscente, mai rimpiazzato: solo nell’ottobre scorso al ministero dell’Interno è venuto in mente di usare i fondi europei per rimetterlo in sesto.
Stessa ignavia a Bari: da tre anni giacciono nel cassetto due milioni di euro messi sul piatto dalla Ue. Dovrebbero trasformare un hotel occupato dai migranti in una struttura d’accoglienza. Ma i cantieri non sono ancora partiti. Così succede in tutta Italia. Ritardi, sprechi, soldi comunitari usati in mansioni di routine, auto pagate dall’Europa e utilizzate dai politici con scorta.
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