L'Italia viene di nuovo richiamata dal Consiglio d'Europa a rispettare le sentenze della Corte di Strasburgo che chiedono di non espellere immigrati verso Paesi in cui rischierebbero di essere sottoposti a trattamenti degradanti o addirittura alla tortura. E' il monito di Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa: egli spiega che quando i giudici europei intimano allo Stato di non dare esecuzione al provvedimento di espulsione "la paura che queste persone verrebbero maltrattate e torturate e' ben fondata" e che in alcuni casi ai ricorrenti non espulsi e' stato riconosciuto lo status di rifugiato.
Nel suo messaggio Hammarberg fa un esplicito riferimento all'Italia che non ha seguito l'indicazione della Corte gia' quattro volte. Nel 2009 la Corte ha ricevuto oltre 2 mila richieste di persone colpite da un ordine di espulsione e ha applicato la regola 39 nel 27% dei casi.
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