Il villaggio degli afgani
Non c'è più nemmeno la fontanella per dissetarsi o lavarsi. Nelle tende da otto poi si dorme in venti. Con il freddo non ci si faceva troppo caso, ma con il caldo è tutta un'altra storia. E i servizi igienici lì non sono mai esistiti. E' la fotografia della stazione Ostiense, dove da anni circa 150 rifugiati politici, soprattutto afgani, vivono in condizioni igienico-sanitarie disastrose. Il 27% sono bambini. A lanciare l'allarme sono i Medici per i diritti umani (Medu) e la Rete di tutela dei rifugiati afgani di Roma. Loro, i rifugiati, vivono nel terrore di essere sgomberati.
"E' inaccettabile - spiega il medico Alberto Barbieri di Medu - che nel centro di Roma decine di richiedenti asilo e rifugiati siano costretti a vivere in un insediamento al di sotto dei qualsiasi standard minimo di accoglienza previsto per i campi profughi in ogni parte del mondo".
lunedì 28 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento