domenica 5 settembre 2010

Rom: schedature, sgomberi, deportazioni


Un altro bambino è morto bruciato in un campo rom di Roma. Dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza, i foto segnalamenti e i censimenti più volte replicati (7.000 rom censiti su 20.000 presunti) gli annunci di aver smantellato 100 insediamenti abusivi, la drammatica morte di un bambino nel rogo di una baracca evidenzia a tutti la realtà.
Negli ultimi due anni l'amministrazione Alemanno ha peggiorato le condizioni di vita dei Rom e dei Sinti, utilizzati come falsa emergenza da sbattere in prima pagina per coprire l'inconcludenza delle politiche messe in campo dalla giunta. I sette campi attrezzati della città sono sovraffollati con un deterioramento delle condizioni igienico sanitarie e della vivibilità; i processi di inclusione sociale e scolastica sono stati compromessi dai trasferimenti, le risorse impegnate per la vigilanza armata e i sistemi di video-sorveglianza.

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