giovedì 16 settembre 2010

Roma: l'assessore Marsilio e la cittadinanza


L’assessore Marsilio ha dichiarato stamane che “è grave considerare italiani i bambini nati in Italia”.
Ricordo all’assessore che lo ius soli, ovvero l’acquisto della cittadinanza in base al paese di nascita, è vigente in moltissimi paesi del mondo, quali la Francia e gli Stati Uniti, proprio per consentire la maggiore integrazione possibile agli stranieri nei luoghi connotati da forte immigrazione, come è diventato il nostro paese.
Quindi, cio’ che è considerato “grave” per concezioni arretrate, restrittive e tendenzialmente contrarie all’inclusione e all’integrazione, sarebbe auspicabile invece nel nostro paese, dove lo ius sanguinis non ha più regione di esistere, essendo l’Italia non più connotata dall’emigrazione quanto dall’immigrazione di stranieri, che vivono, lavorano, pagano le tasse nel nostro paese e creano delle famiglie i cui bambini, al di là del loro sangue, della razza, del colore della pelle, nascendo in Italia sono italiani di fatto, parlano la medesima lingua dei loro coetanei, mangiano gli spaghetti e tifano per Totti.
Continueremo in ogni modo a sostenere la strada dell’integrazione e dell’accoglienza, anche combattendo, in sede istituzionale, per il cambiamento delle regole sull’acquisizione della cittadinanza.
Gemma Azuni, consigliera comunale

Nessun commento:

Posta un commento