sabato 22 ottobre 2016

Ordinario razzismo nel Municipio 12

Ci sono delle logiche nel m5S che sono devastanti dal punto di vista democratico, la vicenda dei rifugiati, ma ancor prima le posizioni dell'amministrazione sul sequestro del corto circuito e sulla gestione del canile comunale. Il tutto condito da una assoluta assenza di dialogo con le associazioni e chi si muove sul terreno sociale: sono segnali del nuovo ordine promosso da Casaleggio e Grillo per un nuovo contesto nazionale, che di nuovo ha solo i protagonisti, ma che di fatto potrebbe portare a qualcosa di deleterio per la partecipazione e la democrazia non di meno dei progetti renziani. Brutte cose anche a livello di consenso, con la continua propaganda via web mezzo usato dai 5S per ricevere consenso e la tv che ormai ha fatto il suo corso e non ipnotizza più come prima i canali alternativi quasi inesistenti o solo per addetti ai lavori: la situazione è preoccupante. (nota di Alberto B.)
Il 12 ottobre il consiglio del XII Municipio ha approvato una mozione che chiede al prefetto che il campo profughi gestito dalla CRI di via Ramazzini venga chiuso per motivi di sicurezza.
E stata così accolta la richiesta della destra  che, in seguito ad un episodio efferato di cronaca nera, aveva creato   allarme nel quartiere e manifestato con qualche decina di persone   in via Ramazzini .
Simili comportamenti della destra sono noti, ci ha sorpreso invece il ruolo del movimento 5 stelle, la nuova maggioranza che amministra il municipio, che si è omologato su queste posizioni, rinfocolando intolleranza e diffidenza per gli stranieri. Compito delle istituzioni locali è di rispettare e far rispettare le leggi, e nel caso specifico, di promuovere il confronto e la reciproca conoscenza della popolazione con gli stranieri, di favorire la mediazione culturale e l'inclusione.
I consiglieri di minoranza hanno fatto presente “il dovere di accogliere chi fugge da guerre ed emergenze umanitarie, e la richiesta al Comune di organizzarsi con un sistema di accoglienza di primo e secondo livello ”.
Come gruppo di associazioni chiediamo che l'informazione sui rifugiati sia basata su dati reali: chi sono, da quali tragedie sono fuggiti, che cosa si aspettano dal futuro e dove sperano di stabilirsi- e non su pregiudizi. Inoltre, se qualcuno delinque, vale come per gli italiani la responsabilità individuale.
Si tratta del presupposto minimo non solo per l'accoglienza degli stranieri ma anche per non abbassare la sensibilità, l'umanità e il livello culturale della popolazione del 12° municipio.
E' necessario a tal fine valorizzare le associazioni e il volontariato che già svolgono progetti inclusivi, le scuole di italiano per stranieri, le parrocchie per migliorare il clima sociale nel quartiere.
Ci auguriamo che l'attuale amministrazione del municipio si renda conto dei propri compiti istituzionali e che non si limiti ad invocare l'intervento dell'esercito per presidiare il quartiere, misura assolutamente inadeguata ad assicurare la convivenza civile.

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