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Vile aggressione razzista alla Magliana
Il 14 marzo 2010, in V. Murlo 7 nel quartiere della Magliana, c’è stata un’irruzione di un gruppo di circa 20 squadristi di età molto giovane in un bar di proprietà di immigrati dal Bangladesh e tradizionale punto di ritrovo di tante persone di comunità estere. Tra grida e insulti hanno massacrato di botte il fratello del proprietario, al momento assente, altre persone presenti e distrutto il bar. Alla fine sono fuggiti, disperdendosi per il quartiere, mentre hanno lasciato sul posto macerie e quattro feriti gravi, ricoverati all’ospedale S. Camillo e, per concludere in bellezza, si sono portati via anche la cassa. Il fatto ha destato grande impressione tra le comunità di immigrati che si sono riversate sul luogo dell’aggressione per manifestare solidarietà agli aggrediti e la loro rabbia. Molti altri episodi di aggressioni razziste a immigrati isolati, insultati come sporchi negri, malmenati e derubati, si verificano periodicamente nel quartiere, ma questo per la dinamica di gruppo e la violenza messa in campo rappresenta un salto di qualità, che preoccupa maggiormente per i segnali di una presenza attiva nel quartiere, da qualche mese, di soggetti che fanno scritte sui muri inneggianti al fascismo, infastidiscono con saluti romani e grida di viva il duce le varie iniziative della Sinistra, del PD e del Centro Sociale. Oggi le comunità di immigranti residenti alla Magliana hanno deciso di tenere unsit-in di protesta in prossimità del bar distrutto e domani, 16 marzo, intendono manifestare per le vie del quartiere, per questo hanno chiesto l’impegno del Municipio XV, di centro sinistra. Saremo con loro, non solo per solidarietà verso gli immigrati, ma per dire chiaramente che alla Magliana e in tutto il Municipio XV, territorio di gloriose tradizioni di lotta, non c’è posto per razzisti e fascisti.
Comunicato di Franco Moretti, Ileana Izzillo e Alfredo Toppi
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