Profanati i sampietrini della memoria di fronte alla casa di Monteverde in cui abitavano i Terracina in piazza Rosolino Pilo 17. Nella notte, le sette "pietre d’inciampo” collocate un mese fa, nel giorno della memoria, sono state imbrattate con una bomboletta spray dai soliti noti, che godono di molta comprensione anche nel vicino commissariato. Possiamo dire che sono i degni eredi dei delatori che hanno spianato la strada alla deportazione del 16 ottobre nel Ghetto di Roma. Lo scempio è stato scoperto a da Piero Terracina, unico scampato allo sterminio di Auschwitz in cui è stata cancellata tutta la sua famiglia. - «Io non ho una tomba della mia famiglia, ho solo questi sette sampietrini – ha detto con commozione Piero Terracina -. Questa è la tomba della mia famiglia. E con questo insulto vogliono negare l’esistenza stessa dei miei poveri congiunti sterminati dal nazifascismo…».
martedì 2 marzo 2010
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