lunedì 30 gennaio 2012

Il contributo di soggiorno per gli stranieri


Il decreto del 6 ottobre 2011 dei ministri Tremonti e Maroni destina i contributi richiesti agli stranieri per metà ad un fondo per il rimpatrio degli espulsi per soggiorno illegale. L'altra metà è suddivisa tra la missione "Ordine pubblico e sicurezza", l'attuazione delle disposizioni sull'Accordo di integrazione e le attività dello Sportello unico per l'immigrazione.
CHI LO PAGA
Il contributo è di 80 euro per i permessi di durata fino a un anno (motivi di studio, lavoro stagionale, lavoro subordinato a tempo determinato), di 100 euro per i permessi di durata compresa tra uno e due anni (permessi per lavoro subordinato a tempo indeterminato, per lavoro autonomo, per motivi familiari) e di 200 euro per il permesso per soggiornanti di lungo periodo e per i permessi destinati a dirigenti e personale altamente specializzato. Sono esonerate le richieste di asilo e per motivi umanitari, per chi riceve cure mediche e gli accompagnatori. Esonerati anche gli stranieri minorenni.
Restano ferme le disposizioni che già gravano l'immigrato del costo del permesso in formato elettronico, dell'imposta di bollo e della somma dovuta a Poste italiane per l'inoltro della richiesta del permesso: in tutto, altri 72 euro.

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