lunedì 12 aprile 2010

Espulsi da scuola e accompagnati a casa durante l’orario di mensa

Caccia ai bambini che non pagano il pranzo: si allarga il fronte della Lega Nord.
Dopo vari esempi di bambini della scuola materna messi a pane ed acqua perchè i loro genitori non pagano il pranzo, ad Adro nel Bresciano, c'è stata una sostanziale escalation in questa guerra che gli amministratori leghisti stanno scatenando contro bambini di cinque, sei anni: li allontanano dalla scuola, gli sospendono il diritto alla formazione, cancellano l'obbligo scolastico, utilizzando i servizi sociali per "accompagnare" i bambini a casa durante l'orario della mensa. E' un segnale di un agghiacciante e barbarico approccio istituzionale, perché interpreta le responsabilità e le attività sociali affidate ai Comuni non in termini di accoglienza e sostegno alla cittadinanza, ma come braccio armato delle decisioni del primo cittadino. 



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ANONIMO SALDA DEBITO di 10.000 EURO

Inaspettato epilogo della vicenda della mensa scolastica nel Comune di Adro (Brescia) dove la giunta leghista, subito dopo il rientro dalle ferie pasquali, aveva precluso il servizio a 42 bambini figli di famiglie povere (in larga maggioranza immigrate) non in regola con il pagamento delle rette. Un cittadino del luogo che ha preferito rimanere anonimo ha messo mano al portafogli e saldato il debito - quasi 10mila euro - scrivendo una dura lettera al Comune: "Io non ci sto: sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignita'. Ho vissuto i primi anni di vita in una cascina come quella del film l''albero degli zoccoli'. Ho studiato molto e ho ancora intatto il patrimonio di dignita', inoltre ho guadagnato soldi per vivere bene. Per questo ho deciso di saldare il debito dei genitori dei bambini di Adro".

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