Ogni persona, di origine italiana o straniera, dev'essere sempre giudicata singolarmente, per quello che è. È la più ovvia delle frasi.
L'ha pronunciata ieri il cardinale arcivescovo di Milano.
Ci sono momenti in cui non ripetere le parole più ovvie diventa una viltà. Sia risparmiato alla nostra generazione il ritorno di quei momenti, se già non ci siamo.
Scrivo mentre le notizie sull'indagine per la scomparsa della piccola Yara si fanno incerte, e vengono in dubbio i sospetti sul giovane arrestato. E si riaccende una speranza per lei, che è la cosa più importante. Se i sospetti su un presunto colpevole sono stati precipitosamente trattati come certezze, anche della sorte peggiore di Yara si potrà dubitare.
Leggi su Repubblica il commento di Adriano Sofri
martedì 7 dicembre 2010
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