sabato 8 gennaio 2011
Manifestazione operatori sociali
Negli ultimi 15 anni all’interno dei campi rom centinaia di operatori hanno garantito i diritti di cittadinanza, l’accesso alla sanità pubblica, alla scuola e hanno orientato al lavoro i rom che nei campi vivono. Attraverso questo lavoro qualificato e professionale in questi anni gli operatori sociali hanno aumentato il benessere dei territori in cui insistono i campi, sostenuto i servizi sociali e le scuole, prevenuto conflitti e tensioni con i cittadini, realizzando passi importanti nel processo di integrazione.
Il Comune di Roma e la Croce Rossa Italiana hanno sottoscritto a metà Dicembre un protocollo con il quale alla CRI viene assegnata la responsabilità “di gestire i presidi socio-educativi e la scolarizzazione dei minori e adulti analfabeti”. Gli effetti immediati di questo accordo sono:
· l'elusione della legge che impone bandi pubblici per l’assegnazione di appalti;
· la diminuzione della qualità dell’intervento sociale poiché la CRI si dovrà improvvisare in compiti impropri;
· la cancellazione di 200 posti di lavoro per questi operatori.
E’ un dovere del Comune e della CRI garantire i diritti di cittadinanza ai rom e il lavoro a questi operatori poiché l’uno non può darsi senza l’altro.
Al Commissario Straordinario Rocca chiediamo l’immediata apertura di un tavolo negoziale per condividere le procedure attraverso cui mantenere attive le professionalità di questi lavoratori e, quindi, la continuità del loro lavoro.
Mercoledì 12 Gennaio ore 9.30 presidio sotto il
V dipartimento del Comune di Roma viale Manzoni n. 16
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