sabato 29 gennaio 2011

Reato di clandestinità: la solita ottusa pratica Le Procure intervengono

di Italia Razzismo
La direttiva europea 115/2008, che doveva essere recepita dal nostro paese entro il 24 dicembre 2010, disciplina le procedure di rimpatrio degli stranieri irregolarmente presenti sul territorio degli stati membri. Questa direttiva è in netto contrasto con la legge Bossi-Fini, soprattutto nella parte riguardante il “reato di clandestinità”, che obbliga le nostre forze di polizia ad arrestare coloro che, privi di un regolare permesso di soggiorno, non ottemperino all’ordine di espulsione.
L’Italia è stata inadempiente, non avendo apportato le necessarie modifiche al Testo Unico, ma la direttiva europea potrà essere fatta valere lo stesso davanti ai giudici italiani. Il problema però rimane, nonostante la circolare diramata dal capo della Polizia a questori e prefetti in cui si chiede l’applicazione dei punti fondamentali della direttiva europea. E così, a livello locale, c’è chi ha pensato di intervenire autonomamente. Il Procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi e il Procuratore capo di Genova, Vincenzo Scolastico, descrivono la procedura da seguire: niente più arresti indiscriminati di stranieri trovati senza titolo di soggiorno, bensì una semplice denuncia all’autorità giudiziaria, che avrà il compito di valutare, caso per caso, la necessità della misura detentiva.

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